“Tuttavia, caro abitante della terra, il punto rimane. Dovresti impegnarti di più nel farci capire chi tu sia…”
“Chiaro, ho inteso, ma il punto, come dice lei, è proprio questo. Io sono un terrestre, quindi ho la pelle chiara, i capelli biondi e… sì! Ho gli occhi azzurri, come quell’attore… avete presente? Eh, no, ovviamente no…”
“Senti”, fa una compagna al primo banco voltandosi, facendo sobbalzare il nuovo alunno. “Come vedi io ho cinquantasei occhi a destra e cinquantasette a sinistra, colori delle pupille a casaccio e palpebre che si abbassano e si alzano a ritmo di samba. Facendo i debiti conti, comprenderai che sono leggermente strabica, ma sul mio pianeta è la norma, quindi, di che stiamo parlando?”
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“Chiaro, ho inteso, ma il punto, come dice lei, è proprio questo. Io sono un terrestre, quindi ho la pelle chiara, i capelli biondi e… sì! Ho gli occhi azzurri, come quell’attore… avete presente? Eh, no, ovviamente no…”
“Senti”, fa una compagna al primo banco voltandosi, facendo sobbalzare il nuovo alunno. “Come vedi io ho cinquantasei occhi a destra e cinquantasette a sinistra, colori delle pupille a casaccio e palpebre che si abbassano e si alzano a ritmo di samba. Facendo i debiti conti, comprenderai che sono leggermente strabica, ma sul mio pianeta è la norma, quindi, di che stiamo parlando?”
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