
Ugualmente io, proprio come lei, assicurò sua madre di poco più vecchia, peculiarità tipica delle esistenze che avvampino di vita senza sosta. Io sono pianura, io concedo sosta e comprensione a coloro che son provati dal viaggio, io osservo il cielo e non ho vergogna alcuna nel rimandar lo sguardo.
Sulla spinta dell’ardire delle due, anche il papà si unì allo spettacolo. Io sono lago e contraccambio con l’immagine delle persone amate, prendo nota a cuore di particelle e azioni adorate, agisco da specchio di ciò che mi circonda, e guido ogni fantasia verso il centro del panorama, ma solo qualora il vento in superfice sia abbastanza disponibile.
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