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Storia sulla diversità: sono diverso

Di seguito, in ordine sparso, sono diverso da Giovanni, con quel pizzetto grigio. Io non ho un capello bianco neppure per stress, diciamolo, anzi, scriviamolo sui muri come se fossi uno sbarbatello insozza città. Non ho mai buttato una carta in terra, figuriamoci se mi metto a sporcare i palazzi, cribbio.
Capisci? Oh… dico a te, capisci?
Sono diverso da Antonietta, con quel mento aguzzo, io non ho nulla di appuntito, neppure le orecchie, al contrario di Silvano, che mi sembra il signor Spock, mi sembra.
Sono diverso anche dalle gemelle alla reception, due al prezzo di una, con quei dentoni scavalca labbra modello coniglio strafottente...

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